Teneneteli d’occhio, se già non li conoscete. E se potete, andate a vedere il loro show. Mica me la prendo, anzi. Sarà perché ho fatto io la regia del loro nuovo spettacolo. Vedrete, vi sorprenderanno. Sono gli OBLIVION.
Potete andare a curiosare sul loro sito www.oblivion.it .
Ma dal vivo sono un’altra cosa. Potentissimi.
Vi allego qua sotto qualche riga che ho scritto per il loro programma di sala.
Ah, fatemi sapere comunque.
È stato un piacere dirigere gli Oblivion, cinque solisti che amano il gioco di squadra. Sono tutti ottimi cantanti, solidi sul piano tecnico e musicalmente versatili. Il loro repertorio spazia dal classico al pop, passano con disinvoltura dal canto gregoriano al rap, sono melodici e jazz. Ed è proprio il gusto per la contaminazione, unito all’innata vocazione per il palcoscenico, a renderli speciali. Hanno senso del comico e sanno mettersi in gioco anche come attori e attrici senza eccesso di pudore, pur non rinunciando al rigore richiesto dalle partiture. Il loro spettacolo è ricco di parodie, di riletture ironiche e di invenzioni drammaturgiche e musicali di straordinario impatto. Abbiamo lavorato insieme sui contenuti, sulle geometrie della scena e soprattutto sul ritmo. Una faticosa e felice avventura per la quale è valsa la pena spendersi senza risparmio.
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