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2009
01
MAG

primomaggioIl 1 maggio è la Festa dei lavoratori e naturalmente non si lavora. Il lavoro non è molto amato ed è più che logico che lo si festeggi così. In pochi sarebbero disposti a festeggiarlo diversamente, per esempio lavorando di più. Anche perché il 1 maggio nacque negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento proprio come giornata di lotta sindacale e politica per affermare il diritto dei lavoratori a lavorare di meno, massimo otto ore al giorno. Una battaglia dura e difficile che costò anche molti morti. In Italia durante il fascismo era proibito celebrare il 1 maggio. “Poco male” – mi diceva ironicamente mio nonno – “tanto lavoravamo comunque sette giorni alla settimana”. È vero, per molti lavoratori a quei tempi non era previsto neppure il riposo domenicale. Unica concessione, un’ora in più di pausa per andare a messa. E dunque viva il 1 maggio, antica e gloriosa festa di civiltà e di libertà. Peccato che qui da noi, da qualche decennio, sia invece diventata una ricorrenza rituale e anemica, quasi totalmente svuotata del suo originario significato. Non è la sola, del resto. Eppure piace ancora parecchio, specie se casca di lunedì o di venerdì come quest’anno, meglio ancora se di martedì o di giovedì. Il motivo è chiaro: in attesa dell’improbabile realizzazione del progettato ponte sullo Stretto, a noi italiani piace progettare e realizzare altri più larghi, pratici e godibili ponti (di vacanza).  Prova ne sia che i primi maggi di mercoledì lasciano piuttosto indifferenti, quelli di sabato irritano moderatamente e quelli di domenica fanno veramente incazzare. Meno male che quest’anno…

In attesa – per chi ce l’ha - di tornare al lavoro lunedì 4 maggio, annoto qua sotto alcuni quesiti irrisolti sul tema. Se aveste risposte convincenti, vi prego di inviarmele a stretto giro. Ma non affaticatevi troppo: non solo le mie sono domande assolutamente stupide, ma soprattutto il vostro riposo è assolutamente sacro.

Chi fa del lavoro straordinario non avrebbe diritto almeno a una standing ovation quando esce dall’ufficio?
Chi fa lavori saltuari deve sempre mantenere una certa forma atletica?
Perché i lavoratori a progetto sono gli unici a non riuscire mai a progettare il loro futuro?
È giusto che si offra del lavoro part-time anche se il lavoratore non fa in tempo a mettere niente da parte?
Perché se muoiono quelli che fanno del lavoro nero, si parla comunque di morti bianche?

Se un ricco figlio di papà augura “buon lavoro” è possibile accogliere immediatamente il suo invito e lavorarlo con una buona dose di mazzate?
E quando qualcuno parla di lavorio, intende dire che lavora solo lui?
Quei men at work che vengono segnalati sulle autostrade dai pannelli luminosi chi sono esattamente, un gruppo rock?
E come mai dopo una lunga coda per lavori in corso di solito nel cantiere non c’è mai un cavolo di nessuno che ci lavora?

Buon 1 maggio a tutti!

Il quadro è opera di Veronica Montanino 

Tags: primo maggio 1 maggio festa lavoratori lavoro

Commenti
  • Naomi M.   01 May 2009 14:04    Permalink

Ciao Gio!!!

ahahahah come al solito sei stato brillante nei tuoi quesiti!!

Io ne avrei mille altri ma nn c'entrano con il discorso del lavoro!! magari un giorno te li sottoporrò!!

E' vero comunque, il primo maggio piace molto, ma solo se può diventare un ponte di vacanza!! In ogni caso xò x me è sempre gradito...

In effetti oggi sn a casa...e sn felice xk almeno ho un po d tempo x studiare e uscire cn qlk amico! Era da un pezzo che nn capitava...

Forse il fatto che il primo maggio, la festa dei lavoratori, abbia perso il suo originale significato e sia diventato un rituale, come dici tu, è dovuto al fatto che x fortuna noi adesso nn abbiamo gli stessi problemi che c'erano al tempo del fascismo quando si lavorava 7 giorni a settimana. Dunque i motivi che lo hanno portato a nascere nn sussistono piu...e cmq sn sicura che se decidessero di abolirlo tutti quanti insorgerebbero!

Ho detto cretinate? Forse si. Fammi sapere.

Ciao

nao

  • Delia/ Lady_Crow   01 May 2009 14:12    Permalink

Allora, vediamo un po'...
Chi fa del lavoro straordinario non avrebbe diritto almeno a una standing ovation quando esce dall’ufficio?
Probabilmente se la meriterebbe, ma non l'avrà mai, visto che essendo l'unico pirla ad esser rimasto in ufficio ore in più, fuori non troverà nessuno.
Chi fa lavori saltuari deve sempre mantenere una certa forma atletica?
Gli converrebbe, così oltre che saltuari diventerebbero salutari.
Perché i lavoratori a progetto sono gli unici a non riuscire mai a progettare il loro futuro?
Va be', se è per questo esistono anche i progetti degli amatissimi (e qui in Italia diffusissimi) edifici mai finiti. Se anche progettassero mica è detto che poi realizzerebbero.
È giusto che si offra del lavoro part-time anche se il lavoratore non fa in tempo a mettere niente da parte?
Certamente, visto che da un punto di vista sociale ed economico si viene messi da parte per un tempo non ben determinato.
Perché se muoiono quelli che fanno del lavoro nero, si parla comunque di morti bianche?
Perchè parlare di neri farebbe tornare alla mente lotte per i diritti, comunisti, sindacalisti, tutta quella gentaglia là, meglio non ritirar fuori vecchi incazzi.

Se un ricco figlio di papà augura “buon lavoro” è possibile accogliere immediatamente il suo invito e lavorarlo con una buona dose di mazzate?
Si, anche con due direi.
E quando qualcuno parla di lavorio, intende dire che lavora solo lui?
Dipende: oltre che ad un pronome personale l'ultima sillaba della parola potrebbe riferirsi al verso dell'asino, come a volerci ricordare che la persona sta lavorando come un mulo.
Quei men at work che vengono segnalati sulle autostrade dai pannelli luminosi chi sono esattamente, un gruppo rock?
Non credo: un gruppo rock potrebbe intrattenere chi sta in coda, sarebbe una cosa utile, e la Società Autostrade da anni si accerta di non fare nulla del genere.
E come mai dopo una lunga coda per lavori in corso di solito nel cantiere non c’è mai un cavolo di nessuno che ci lavora?
Probabilmente perchè, a seguito dell'incazzo di qualcuno che in coda non sopportava più di starci, gli operai (che come hai scritto tu nel frattempo si erano messi a coltivare il loro angolo di giardino) son dovuti fuggire via, facendoli diventare lavori in corsa.
Spero con ciò di averti illuminato. Hai ragione, il riposo è sacro, ma le domande (e le risposte) idiote lo sono almeno altrettanto.
Bacis
Delia

  • Elisa R.   01 May 2009 14:58    Permalink

Il 1 maggio è una Festa?Forse è stata una giornata simbolica per quei lavoratori che ottennero il riconoscimento di alcuni sacrosanti diritti alla fine della loro tenace lotta!Oggi è più una festa forse religiosa,per il senso mistico,intellegibile,che la rappresenta.Prendendo ad esempio il caso del lavoro in nero,si potrebbe non solo dire che gli italiani in molti territori nazionali ne sono i rappresentanti onorari ma,addirittura che gareggiano per il titolo di miglior sfruttato,con chi viene da situazioni peggiori (clandestini),nella speranza di un lavoro non dichiarato,mal pagato e dove le 8 ore giornaliere lavorative te le sogni come 1 anno di viaggio alle isole Vergini.Quante belle parole nella nostra Costituzione su questo tema fondamentale per il cittadino,peccato sembri solo essere nei fatti una "bella" favola, dove il Principe e il suo seguito stà al castello,mentre i poverelli del suo regno s'inventano dei modi per tirare avanti.Poi ogni tanto da lontano sembra anche di sentire il suono di parole strane quali "riforme","nuova legge",iniziando a pensare a chissà quale cambiamento positivo futuro?Risultato "peggio che andar di notte!".Si, in definitiva,carina questa festa di oggi,suona bene,molte volte tempo permettendo consente a tanti la tipica gita,tanto la crisi è ormai alle nostre spalle (sperando di non camminare all'indietro),e quindi cosa si potrebbe volere di più dalla vita?!Quasi dimenticavo,oggi lavoro,quindi un saluto come sempre affettuoso a tutti e,un omaggio con inchino al 1 maggio di arlecchino!

  • danilo   01 May 2009 17:35    Permalink

Festa dei lavoratori.....sarebbe bello fosse proprio una festa, ma lo é sempre meno: sembra che tutto vada appiattendosi su di un'unica grande giornata grigiastra che dura tutto l'anno, durante la quale, feste e ricorrenza, svuotate della loro energia, si subiscono più che essere vissute. 

La globalizzazione appiattisce tutto e compensa i dislivelli con un sacco di stronzate a pagamento.

la penso come te, Gioele: l'unico fascino rimasto alle Feste sembra essere quello di scoprire quando cadono, per calcolare quanto lunghi saranno i ponti.

Condivido anche l'iniziativa dell'Unità che oggi ,in prima pagina , ha messo la lista dei caduti sul lavoro dal primo giorno dell'anno.

E sì, perché , a mio parere, contribuisce in maniera determinante a renderci sempre più refrettari al vero spirito delle Feste, riempirle per la maggior parte di ricordi storici, con l'obbiettivo di scatenare le solite faziosità da stadio, che fanno il gioco di chi vuole distogliere l'attenzione dai problemi attuali....solito "dividi e regna".

la parte storica, i ricordo, é sacrosanto e fondante, ma non dovrebbe essere monopolizzante: un 15/20% basterebbe.

Ancora a parlare per lo più di fascisti e socialisti/comunisti dopo 70 anni...di episodi del nonno e bisnonno: ma parliamo di ciò che accade oggi, del presente !

Loro, i nonni/bisnonni, fascisti o comunisti/socialisti che fossero, o semplici Lavoratori ( appunto) vivevano del presente, mica festeggiavano, rivendicavano, parlando di Napoleone e della rivoluzione francese. Se la vivevano più semplice, con più cuore e meno cervello. Facevano la Storia, vivendo il presente, non passavano il tempo a studiarla, per poi farsene fagocitare: un conto é "la Storia maestra di vita" ed un altro, "Stare sotto le gonne della maestra tutta la vita".

E sì che di problemi per i lavoratori di oggi mi sembra ce ne siano abbastanza di che discutere, ma soprattutto rivendicare diritti gradualmente ed inesorabilmente erosi.

E non solo per i Lavoratori, ma anche per chi il lavoro non ce l'ha, lo ha perso, o non riesce a trovarlo/costruirselo.

Per le donne costrette a lavorare e a tirar su famiglia, a correre da una scuola all'altra per prendere i figli, nel traffico caotico, sempre stressate.  Per le donne e gli uomini single, divorziati, separati che con una paga non ce la fanno a tirare avanti. Per i precari a vita. Per i giovani senza prospettive. Per la sicurezza sul lavoro, che a furia di parlarne ne si é fatto solo un "argomento", intanto le morti non calano.....e per i migliaia di problemi tutti attualissimi, senza bisogno di rispolverare sempre fascisti e comunisti.......che ormai si possono considerare alla stregua di due fazioni di tifoserie opposte, neanche che in Italia si stesse giocando lo stesso derby da 80 anni.

Perché le morti dei lavoratori in nero sono chiamate morti bianche ?

Perché Orwell ( grandissimo profeta ) in 1984 già aveva prospettato una società dove giocando con il senso delle parole si riuscisse a stravolgere la percezione della realtà: "...La Guerra é Pace! La Libertà é Schiavitù L' Ignoranza é Forza. " erano le scritte che capeggiavano sui manifesti della sua immaginaria società prossimo ventura.

Scusate ma in questo periodo non riesco ad essere che pesante e pedante....ho perso l'allegria.......per un pò e meglio che mi faccia da parte, o mi potrebbero incriminare per induzione al suicidio.

Caio bella gente...vado a fiinire di lavorare.

  • danilo   02 May 2009 11:53    Permalink

AHHHH.........Appppproposito....dimenticavo: mi piace molto l'immagine che hai scelto di associare a questo argomento: ha un suo fascino quasi ipnotico, mi rimanda a qualcosa che non so definire ed intanto cattura la mia attenzione.

C'è una cosa...una serie di bozzetti che vado buttando giù da tempo sul tema della "scelta" come continuo passaggio importante e spesso obbligato della nostra esistenza ( tutti uguali...cambiano solo le cromaticità e la plasticità dei pochi elementi descrittivi ) che entra in risonanza con qualcosa di quell' immagine.

Tutto qua...ciao

Gioele buongiorno, quesiti fondamentali ai quali sarebbe ingiusto non sacrificare parte del sacro tempo di riposo per non risponedere almeno ad alcuni:

Chi fa del lavoro straordinario non avrebbe diritto almeno a una standing ovation quando esce dall’ufficio?

Dipende da come lavora, il battito di mani è una reazione di fronte alla Bellezza che fa urlare (Carmelo Bene). Se invece uno lavora come un cane, only per mangiare e senza passion, niente battito di mani eh! magari una scatoletta per cani tipo "cip-ciap"...per sfamarsi 

Perché i lavoratori a progetto sono gli unici a non riuscire mai a progettare il loro futuro?
Perchè pensano che lo Stato sia la mamma che li deve sfamare...(troppo seria questa eh!)

Se un ricco figlio di papà augura “buon lavoro” è possibile accogliere immediatamente il suo invito e lavorarlo con una buona dose di mazzate?

Soprattutto se è figlio di un sindacalista miliardario!!!

E come mai dopo una lunga coda per lavori in corso di solito nel cantiere non c’è mai un cavolo di nessuno che ci lavora?

Perché sono in coda.

Buon lavoro Gioele, un abbraccio!

Davide Giandrini

 

  • Marcello Franciolini   03 May 2009 18:47    Permalink

Caro Gioele,

care amiche e cari amici qui presenti, eccomi qua, innanzitutto un saluto a tutte/i. Secondo me, un altro quesito potrebbe essere questo: è giusto che ci sia un 1° maggio per tutti, un giorno qualsiasi a loro scelta, per tutti quelli che lavorano nel terziario per noi, esempio medici, infermieri, casellanti di autostrade, ecc. ecc.?

La prima cosa bella di questo giorno (giorno successivo compreso) è che non ci sono i quotidiani, ahahah, quanti alberi in meno abbattuti per meno carta, quanto petrolio risparmiato, quante notizie (spesso ripetitive) non scritte, da leggere; in questo giorno, spesso, ci si ritrova tra amici, anche se sono trascorse settimane dal vedersi, qui, qualora qualcuno/a avesse qualcosa da dire e/o un argomento interessante da proporre per instaurare una conversazione, parla, sennò ascolta gli altri, non c'è possibilità di far credere di essere aggiornati per aver letto l'ultima cazzata al volo su un quotidiano o rivista e impiantarci un discorso!

Di solito, io ed i miei amici e da queste parti, il 1° maggio si fa la gita cosiddetta "fuori porta", quest'anno siamo andati a San Benedetto del Tronto (AP), alla riviera delle palme, niente di che, ma, c'è un largo viale pedonale per fare delle passeggiate senza dover scanzarsi all'incrociarsi con altre persone, statue moderne, sponsorizzate, piazzate ai lati dello stesso, c'erano dei senegalesi che vendevano i soliti cd falsi, portafogli, cinture, borse, ecc., non c'erano, come nei viali palmati di Miami e/o Copa Cabana, le ragazze che vanno coi pattini in bikini, non c'era il mare agitato di giorno e calmo della sera, tutto il giorno è stato calmo, "ha fatto festa anche lui", comunque c'era quanto basta per rilassarsi e stimolare la fantasia per fare una battuta, due risate, mangiare bene a buon mercato su uno dei chioschi tra il marciapiede e la spiaggia, e parlare di tutto, bhè, volete sapere la morale finale quale è stata? Abbiamo usufruito di tutto e non abbiamo mai parlato di lavoro! A notte fonda, al rientro, mentre pago l'autostrada al casello e mi imbatto con la macchinetta che vuole la moneta e non i centesimi, che dopo aver pagato un dischetto registrato immette una voce che mi dice "arrivederci" ROMPEREI QUEL DISCO, E QUI, io ed i miei amici iniziamo un discorso sul lavoro: ci fosse stato qui un casellante ci sarebbero 3 disoccupati in meno e tre disoccupati in meno, per il solo loro spostamento da casa al lavoro e viceversa quanto PIL produrrebbero? Il lavoratore che ha prodotto questa macchinetta sta ancora lavorando o è disoccupato, ma soprattutto, quanto PIL ha prodotto? L'azienda che ha ricavato dei guadagni, vendendo queste macchinette, ha portato gli stessi in uno di quei paradisi fiscali e poi c'ha comprato i BOT italiani dall'estero alla media del 5% di interessi? "Poi, a noi cittadini, i politici ci fanno credere che il nostro debito pubblico ce l'ho finanzia gli stranieri"! Tra risposte affermative e non, a queste domande, la morale finale del discorso è stata, concorde tra tutti/e, quella che: alla base di tutta la filosofia di merito c'è stata la stortura, l'incongruenza; ma come, ai nostri genitori, negli anni 60, è stato detto di fare dei sacrifici per ricostruire l'Italia dalle macerie del dopoguerra, e si è pagata l'autostrada mentre invece, in altri Paesi europei non si pagava, poi, alla fine del debito per ciò, anni 90, lo Stato svende l'autostrada perchè ci dice che non incassa abbastanza per gestirla, lo Stato ci ha preso per il c..o o no? Ma lo Stato non siamo noi? SI! Allora ci siamo presi per il c..o da soli? NO! I politici, grandi manovratori, abili stravolgitori della nostra filosofia di vita per il loro uso e consumo! Infine, il bello dove sta? Lo Stato svende la maggioranza delle autostrade ad uno (famiglia) che negli anni 60 aveva 4 pecore per avere della lana per fare degli maglioni, solamente per i membri della famiglia. Ora mi domando e vi domanderete: coame è stato possibile che un cittadino italiano dagli anni 60 sia progredito, fino ad oggi, più del proprio Stato? Basta, chiudiamo il discorso morale sulla questione e diciamo che saremmo più contenti di pagare l'autostrada su una macchinetta sapendo che c'è perchè lo Stato non si può permettere 3 lavoratori e non perchè con la stessa il padrone guadagna di più! Personalmente, nel mio piccolo, quando devo pagare l'autostrada, ove è possibile, l'ha pago sempre al casellante!

Caro Gioele, i tuoi quesiti non sono per niente stupidi, i tuoi concetti sugli argomenti sono sempre intelligenti e stimolanti per le nostre menti, SICURAMENTE LA MIA, siccome non ho un c...o da fare, ora cerco di rispondere almeno ad uno di questi quesiti, nel frattempo chiudo qui salutando e abbracciando TE e tutte/i con GRANDE AFFETTO!!!

Ciao da Marcello

 

SHALOM

  • Marcello Franciolini   06 May 2009 12:32    Permalink

Risposta al quesito: Chi fa del lavoro straordinario non avrebbe diritto almeno a una standing ovation quando esce dall'ufficio?

SI! Di solito però, oggi, non si tratta più di lavoro straordinario bensì di tempo straordinario impiegato nell'ufficio per sbrigare il lavoro ordinario, visto che è aumentata a quasi tutti i dipendenti, di tipo impiegatizio, la mole di lavoro in quanto non si assume più in virtù di un licenziamento per pensionamento o altri motivi, sembra che la parola sostituzione, applicabile in questo campo, sia stata cancellata dal vocabolario burocratese. (Caro Gioele, in questo campo ho esperienza diretta, giusto giovedì u.s. sono stato a trovare i miei ex colleghi all'INPS per consegnare il mio 730 e tutte/i mi hanno detto sta cosa: caro Marcello, qui la burocrazia aumenta, le mansioni che dovrebbero fare i dipendenti pubblici di altri Enti le svolgiamo noi; esempio, andare in Tribunale per concordare con i rappresentanti delle finanziarie quanto si può confiscare sulla pensione ad un pensionato/debitore che ha acquistato della merce e non ha pagato le rate relative, se non facciamo gli straordinari ci si accumulerebbe il lavoro ordinario ed i pensionandi in attesa della pensione ci si mangerebbero verbalmente a sangue). La standing ovation, per ora, viene eseguita solo da familiari, intelligenti e comprensivi, verso la propria donna di famiglia e impiegata, che riesce a conciliare il lavoro d'ufficio con quello di casa, il tutto senza tralasciare nulla. Per tutti gli altri, affinchè non ci saranno dei dirigenti che riescano ad organizzare il lavoro tra: risorse umane, pratiche da sbrigare, tecnologie da sfruttare al massimo possibile, ecc.., non ci sarà una standing ovation. Virtualmente, oggi, io posso attuarla, ma chi ne usufruirebbe? Ciao Gioele, un ABBRACCIO FORTE da Marcello e Nadia. SHALOM.

Risposta al quesito: Chi fa lavori saltuari deve sempre mantenere una certa forma atletica?

NO! Spesso però la forma atletica è insita in quanto c'è stato un lasso di tempo LUNGO tra un lavoro saltuario ed un altro. Fortuna vuole che il datore di lavoro, per una assunzione a tempo determinato, spesso, non richiede la visita medica, di sana e robusta costituzione fisica, al/la lavoratore/ice, viene messa in atto, da parte del datore di lavoro, un briciolo di coscienza dicendo: visto che trattasi di un lavoro temporaneo, senza futuro, chi trovo trovo?!

Risposta al quesito: Perchè i lavoratori a progetto sono gli unici a non riuscire mai a progettare il loro futuro?

In tempi non lontani, qualche anno fa, i lavoratori a progetto per eccellenza erano i geometri, ingegneri, architetti; gente che si considera artista a tutti gli effetti, ma di creativo c'è ben poco, secondo me. Due esempi emblematici: 1) davanti al porto di Amsterdam c'è un palazzo che ospita degli uffici pubblici, progettato dall'architetto Renzo Piano, a forma di prua di una nave; 2) nei pressi del porto di Rotterdam c'è un palazzo a forma di matita, un palazzo a forma di palo e una vela di una barca issata, un palazzo a forma di portacarte da scrivania, delle case a forma di cubo, il tutto progettato non so da chi. E cos'è arte questa? I cubi, le matite, la barca a vela, i portacarte, la nave, ESISTONO. Dove sta la fantasia, che  è il più GRANDE SINONIMO DELL'ARTE? Per me, senza fantasia l'arte non esiste, come del resto, senza fantasia non ci si può proiettare verso un proprio futuro, magari roseo, anzi, si rimane statici proprio come le cose predette! "Forse" quando a qualcuno dei precitati professionisti gli viene chiesto di poter copiare, per necessità, convenienza e/o altro, un suo progetto, allora, magari, può progettare il suo futuro facendo il consulente di ciò che in precedenza ha progettato. Attualmente i lavoratori a progetto sono anche i co.co.pro. (ex co.co.co.), lavoratori coordinati continuativi a progetto, sono dei lavoratori a tempo determinato che collaborano alla realizzazione di un progetto DI UN ALTRO, LAVORATORI SALTUARI, LAVORATORI PRECARI! Sono lavoratori che non guadagnano neanche tanto danaro per il loro futuro prossimo, basilare, cioè: per l'acquisto di un'autovettura MEDIA che duri MEDIAMENTE 12-15 anni, per l'acquisto di un appartamentino e tantomeno per prendere un mutuo-casa di MEDIA durata, 20 anni, per godersi 20 giorni di vacanze-relax annuali, per trascorrere un periodo MEDIO, circa 6 mesi, all'estero per ampliarsi la propria cultura, non letta, bensì, vista e parlata. Sono lavoratori, come nei film, le comparse e/o startmen, lavorano quando un altro/a ha un'idea e tenta di realizzarla e/o realizza in toto!!!

Caro Gioele, ti ho risposto a questo quesito perchè sei un AMICO ma sinceramente (mi raccomando non prendertela a male), a me la parola progetto non piace, sa troppo di materialistico, preferisco la parola OBBIETTIVO.

Risposta al quesito: E' giusto che si offra del lavoro part-time anche se il lavoratore non fa in tempo a mettere niente da parte?

NO! Una parte della risposta c'è, implicita, su uno dei quesiti precedenti, esso dovrebbe essere offerto principalmente al mondo femminile, ciò in quanto quel mondo, di solito, lo richiede per avere quel QUID in più che lo esalta, principalmente staccandolo dal tran-tran familiar-casalingo. Il principio primario del datore di lavoro, quando vuole assumere una persona part-time, dovrebbe essere: trovare una persona che sia felice lavorando 4 ore giornaliere, la massima produttività di quella persona vien da se, il fatto che ella non si possa mettere da parte niente si annulla automaticamente. Caro Gioele, ora sono le ore 20,22, vado a cena, poi mi vedo Enrico Mattei, UN GRANDE DELLA NOSTRA STORIA di cui tutti gli industriali e non, del nord, DEVONO ESSERE GRATI; nato ad Acqualagna (PU) e vissuto nell'infanzia-adolescenza a Matelica (MC), marchigiano D.O.C.. Poi, nella notte, risponderò agli altri quesiti. Ciao e buon appetito, Marcello e Nadia.

Risposta al quesito: Perchè se muoiono quelli che fanno del lavoro nero, si parla comunque di morti bianche?

Qui, sinceramente, ho poco da dirti Gioele, anche se so di fare una brutta figura, la cosa più banale ed ovvia te l'ha dico lo stesso: si parla di morti bianche perchè chi parla per primo sono i giornalisti e loro non possono dire altro affinchè l'inchiesta ( c'è sempre un'inchiesta della Magistratura) non abbia stabilito le percentuali di responsabilità, quelle da attribuire al datore di lavoro e al lavoratore deceduto, poi, da ciò, verrà scritto sul certificato di morte, morte per omicidio e/o altro, sinceramente, non credo mai che un giornalista riesca a stabilire, con certezza, la causa-effetto di una morte bianca.

Risposta al quesito: Se un ricco figlio di papà augura "buon lavoro" è possibile accogliere immediatamente il suo invito e lavorarlo con una buona dose di mazzate?

Caro Gioele, la vendetta va servita fredda, immediatamente si può riempirlo di mazzate se si sa che a ciò il papà non si ribellerà, ma di questo chi ne ha la sicurezza? Qualora la consapevolezza del papà, di avere un figlio debosciato è al 50 e 50, la consapevolezza del figlio, di comportarsi da delinquente è al 50 e 50, la consapevolezza del lavoratore dipendente, di non venire licenziato dopo aver distribuito mazzate al figlio di papà è al 50 e 50; allora, a questo punto, è meglio, intelligentemente, riempire di mazzate il papà, così si è sicuri che capisca di aver prevaricato la linea border-line della perseveranza-ostinazione del difendere, a tutti i costi, il figlio debosciato-delinquente!

Risposta al quesito: E quando qualcuno parla di lavorio, intende dire che lavora solo lui?

Sinceramente questa domanda mi coglie impreparato, so di essere un ignorante ma non a tal punto. La domanda, comunque, nasce spontanea: ma dove cazzo hai sentito pronunciare questa parola? Essa è una parola da addurre al lavoro intenso delle api e formiche (femmine); che una persona svolga del lavoro intenso e per semplificare gli si dice che ha svolto un lavorio, mai mi è capitato di sentirla pronunciare, va bene che sto nelle marche e non in padania, ahahah, scherzo lo sai, ahoo, a proposito, il tuo Calderoli, ho letto sull'espresso, si sta per sposare con la nobile Gancia, proprietaria di tutti i vigneti del casato, madonna però, quanto è BRUTTA, passa da un cesso ad un altro, mamma mia, mi fa venire i fantijoli a vederla, va bhè, contento lui contenti tutti.

Caro Gioele,

si sono fatte le ore 4,35 del mattino, io, con queste righe ti saluto, sto cadendo, dal sonno, con la testa sopra la tastiera. Chi sono questi men at work? Per me possono essere chiunque, "forse" per un inglese ubriaco, BIFOLCO, che viaggia in autostrada, in Italia, possono essere degli Harry Krishna con la parrucca in testa. Seriamente, non si vedono mai, al lavoro, nelle ore di punta del traffico, forse perchè hanno paura anche loro, anche qui ci sono state delle morti bianche e noi leggiamo (lavori in corso) ma non c'è nessuno che lavora.

Ciao Gioele, un ABBRACCIO E UN BACIO SULLA GUANCIA, SCEGLI TE SE SULLA DESTRA O SINISTRA, dal tuo AMICO Marcello. BUONA NOTTE, SHALOM.

 

ciao Gioele,

anche un mio compagno di scuola si chiama Giolele ed è simpatico come te bè come te proprio no tu sei il massimo della simpaticità quanto ti vedevo a zelig mi divertivo tantissimo ed ogni volta che avei finito dovevo andare in bagno dal ridere

tanti saluti da Matteo

p.s.se vuoi scrivermi mandami pure una mail a:  matteo-bortolamei@otmail .it

se mi rispondi mi fai un grande favore

  • Elisa R.   14 Feb 2010 09:16    Permalink

Altro che riconoscimento dei diritti dei lavoratori!Ci sono datori di lavoro che si divertono a umiliare pubblicamente dipendenti brillanti,lavoratori noncuranti di svolgere 8 o 12 ore giornaliere di lavoro se necessarie.Datori di lavoro,superbi,che trattano persone responsabili,alla stregua di animali,capendo che dall'altra parte l'orgoglio di queste persone sarà messo da parte per una questione di "bisogno".Vedere piangere un uomo,accusato in modi incivili e ingiusti,solo perchè non italiano...credetemi,è nauseante!Dare lavoro,per certe persone(fortunatamente non per tutti),significa ancora "possedere",senza possibilità di repliche..senza alcun rispetto.Calpestare un efficiente lavoratore per me,è come darsi un pugno in faccia,è una mancanza d'intelligenza e,soprattutto è sintomo d'involuzione sociale.Spero,spero,..in un futuro migliore per tutti!

 

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