Il 1 maggio è la Festa dei lavoratori e naturalmente non si lavora. Il lavoro non è molto amato ed è più che logico che lo si festeggi così. In pochi sarebbero disposti a festeggiarlo diversamente, per esempio lavorando di più. Anche perché il 1 maggio nacque negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento proprio come giornata di lotta sindacale e politica per affermare il diritto dei lavoratori a lavorare di meno, massimo otto ore al giorno. Una battaglia dura e difficile che costò anche molti morti. In Italia durante il fascismo era proibito celebrare il 1 maggio. “Poco male” – mi diceva ironicamente mio nonno – “tanto lavoravamo comunque sette giorni alla settimana”. È vero, per molti lavoratori a quei tempi non era previsto neppure il riposo domenicale. (continua)